Chiesa di San Pietro

Tipo
Chiesa
Nazione
Italia
Regione
Abruzzo
Provincia
L'Aquila
Comune
Massa d'Albe
Propriet�
Alba Fucens

Descrizione

La Chiesa di San Pietro di Alba Fucens è nata sulle strutture di un tempio pagano del III secolo a. C., dedicato al dio Apollo, che intorno al VI secolo divenne basilica paleocristiana.
L'edificio ha subito nel corso dei secoli diverse vicende costruttive.
Nel XII secolo si prolungò il tempio, dividendolo intre navate, si costruirono l'abside semicircolare con la cripta sottostante, la torre campanaria, il portale interno e le relative imposte lignee custodite oggi nel Museo d'Arte Sacra di Celano.
Agli inizi del XIII secolo, in seguito ai danni provocati da un terremoto, fu interamente ricostruita l'abside, furono realizzati l'ambone e l'iconostasi in stile cosmatesco e fu eseguito un primo ciclo di affreschi; nel secolo successivo furono aperte due monofore sulla parete sud e furonorealizzati l'ambone e l'iconostasi in stile cosmatesco e fu eseguito un primo ciclo di affreschi; nel secolo successivo furono aperte due monofore sulla parete sud e furono realizzati una cappella gotica affrescata e un secondo ciclo di affreschi.
In seguito al terremoto del 1465 fu realizzato il portale esterno che reca la data 1526; nuove scosse telluriche furono all'origine dell' intervento settecentesco sull' edificio.
Tanti secoli di storia furono cancellati dal terremoto del 1915 che portò alla quasi totale distruzione delle strutture murarie e al deperimento degli arredi interni quali affreschi, ambone e iconostasi.
Il complesso restauro fu eseguito tra il 1955 e il 1957 riportando l' edificio alle sue originarie forme romaniche, evidenziando le strutture del tempio di Apollo.
Tramite due ingressi, il primo datato 1526 e quello interno del XII secolo, si accede alla chiesa divisa in tre navate da sedici grandi colonne scanalate, di tipo corinzio, del II secolo unite da arcate a tutto sesto.
A sinistra, tra la terza e quarta colonna, è collocato lo splendito ambone di stile cosmatesco commissionato dall' abate Odorisio a Giovanni di Guido che realizzò l' opera con la colloborazione del maestro Andrea. L' Ambone a doppia scaletta, tipologia ricorrente nelle basiliche romane insolita invece per l' Abruzzo, presenta specchi di marmo policromi alternati a fasce a mosaico; sul prospetto anteriore si puà ammirare il leggìo aggettante scandito da quattro colonnine tortili a mosaico.