Madonna con Bambino

Madonna con Bambino
Appartenenza oggetto
Proprio
Categoria
Scultura
Nazione, Regione, Provincia
Italia
Citta'
Celano
Luogo di conservazione
Museo d'Arte Sacra della Marsica
Luogo di collocazione
Sala IV
Materia e tecnica
Legno di noce intagliato e dipinto
Autore
Ignoto
Datazione
Prima metà del sec. XIII
Provenienza
Carsoli (AQ) - Chiesa di Santa Maria in Cellis  - Visualizza sito
Dimensioni
h. 120 cm, largh. 30 cm
Diritti oggetto digitale
Soprintendenza PSAE - L'Aquila

Descrizione breve

Il gruppo scultoreo è stata realizzato in due parti : la Vergine, ricavata  da un unico tronco di noce a cui sono state aggiunte  le mani e il  Bambino benedicente poggiato al grembo della Madre  ,  proiettato in avanti secondo un ricorrente  schema iconografico che caratterizza la maggior parte della produzione artistica abruzzese  del XIII secolo.  La preziosa policromia originaria è andata quasi completamente persa,  restano solo  residue tracce di colore rosso e blu per le vesti della Madonna , mentre  di colore verde scuro  è la lunga tunica del Figlio dalla quale spuntano i piedini  nudi.

Bibliografia

M. R. GABBRIELLI, Inventario degli oggetti d'arte IV, Prov. di L'Aquila, 1934.

ADRIANA COTTONE, in Arte e architettura nella Marsica 1984-87, Teramo 1987

R. MANCINI,M. MEZZOPRETE ,G. PALMA, Il Museo d’Arte Sacra della Marsica, Avezzano 1997

L.  ARBACE , Antiche Madonne d’Abruzzo, Dipinti e sculture lignee medioevali dal Castello dell’Aquila, Torino 2010

L. ARBACE, La sapienza risplende, Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento, Torino 2011

Commenti

Conservata, in origine,  in  santa Maria in Cellis, una delle chiese più antiche della Marsica, posta in posizione isolata nei pressi del cimitero del paese, l'opera ha subito due trafugamenti, dopo il secondo recupero,  avvenuto nel 1964 ,  fu ritrovata priva del basamento originale. In epoca imprecisata la Vergine fu privata della corona, furono tagliate le due sporgenze del cuscino del trono per accentuarne la verticalità e  creare l'illusione di una posizione eretta poichè l'usanza devozionale popolare voleva che la Madonna fosse ricoperta con ricche vesti.  La scultura, caratterizzata da un’intensa spiritualità,  è vicina , per impostazione formale e strette analogie stilistiche , ai numerosi gruppi lignei prodotti in Abruzzo, nel sec. XIII, lungo tutto l’Appennino.