N.338 Monete
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Nazione, Regione, Provincia
- Italia
- Citta'
- Celano
- Luogo di conservazione
- Castello Piccolomini
- Luogo di collocazione
- Monete
- Collezione
- Torlonia di Antichità del Fucino
- Materia e tecnica
- Bronzo e Argento
- Autore
- Datazione
- IV - III sec. a.C.
- Provenienza
- Lago Fucino, lavori di prosciugamento
- Dimensioni
- dimesioni varie
- Diritti oggetto digitale
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo
Descrizione breve
Le monete della collezione Torlonia appartengono alla produzione delle zecche greche di Cales, Suessa e Neapolis, dalla metà del III sec. a.C., ed alla prima fase di attività della zecca di Roma con serie, sia fuse che coniate quasi esclusivamente in bronzo, emesse tra la fine del IV ed il primo decennio del III sec. a. C.
Bibliografia
- A. CAMPANELLI (a cura di), Il tesoro del Lago. L'Archeologia del Fucino e la collezione Torlonia. Catalogo della mostra – Carsa Edizioni, Pescara 2003;
- A. CAMPANELLI (a cura di), La Collezione Torlonia di Antichità del Fucino. Catalogo della mostra – Carsa Edizioni, Pescara 2003.
Commenti
Le 338 monete a cui si aggiungono tre frammenti di bronzo fuso e informe, probabilmente rappresentazione di aes rude ovvero di metallo non lavorato, provengono dagli spazi occupati dal cantiere istallato per il prosciugamento del Fucino, cantiere che deve aver interessato aree site nei pressi di pertinenza del lucus Angitiae.